Divieto pubblicità gioco: confermate sanzioni e annullata delibera Agcom
In materia di divieto di pubblicità del gioco, Il Tar Lazio ha confermato le sanzioni inflitte dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni al Giunco – un quotidiano online della Maremma – per aver pubblicato un articolo che pubblicizzava il gioco online e contenente link ipertestuali che riportavano a un sito di promozione. Il Tar, infatti, ha spiegato che il divieto di pubblicità non si applica alle informazioni limitate alle sole caratteristiche dei vari prodotti e servizi di gioco offerto, ma invece si applica alle informazioni con finalità promozionale.
Il Giunco ha dunque chiesto di rinviare la questione alla Corte Costituzionale per violazione dell’art. 41, facendo leva su una pronuncia di qualche settima fa con cui la Consulta aveva bocciato delle sanzioni previste dal decreto Balduzzi per le sale da gioco che non espongono i cartelli di avvertimento. Il Tar, tuttavia, facendo riferimento al decreto Dignità, ha definito un’unica condotta illecita, ovvero la violazione del divieto di qualsiasi forma di pubblicità, anche se indiretta.
Il Tar del Lazio, inoltre, ha annullato la sanzione che l’Agcom aveva comminato a Google Ireland con cui contestava alla società, che ha fatto ricorso per l’annullamento della delibera, la violazione del divieto di pubblicità al gioco sancito dal decreto Dignità. Nel 2019 infatti, Google Ireland aveva pubblicato un annuncio del servizio Google ADS che promuoveva un casinò online.
Il procedimento si è concluso con l’esclusione della responsabilità del gestore della piattaforma internet per i contenuti illeciti che sulla stessa siano stati inseriti da terzi, e quindi con l’annullamento della delibera dell’Agcom.
Fonti: Agimeg.it e Gioconews.it